Musicista e compositore
italiano. Dopo aver studiato a Vienna e al conservatorio di Milano, dal 1821
insegnò al liceo musicale Tartini di Trieste. A Milano subì gli
influssi della Scapigliatura, entrando in contatto con due rappresentanti
significativi di tale corrente, F. Faccio, suo insegnante al conservatorio, e
l'amico A. Boito, i quali sperimentavano nuove soluzioni musicali in alternativa
alla tradizione. A Milano
S. esordì con le opere
La preziosa
(1879) e
Bianca di Cervia (1882). In seguito, con
Il vassallo di
Szigeth (rappresentato a Vienna nel 1889),
S. si collegò alla
tradizione tardo-romantica di area mitteleuropea, rifacendosi al teatro musicale
di B. Smetana e A. Dvořák. Tornato a Trieste (1895), nelle opere
successive (
Nozze istriane, 1895, l'opera più famosa di
S.;
il trittico composto da
La falena, 1897;
Oceana, 1903 e
L'abisso, 1914) si richiamò ai modelli wagneriani. Insieme a V.
Tommasini portò a termine il
Nerone di A. Boito (Pola 1854 -
Grado, Gorizia 1929).